martedì 7 aprile 2009

A tratti percepisco fra indistinto brusio particolari in chiaro.

C’é gente che abituata a guardare al passato con nostalgia.
Vuoi perché incapace di adattarsi al proprio presente, vuoi perché semplicemente ama la dolce malinconia che puó provocare un ricordo.
Alle volte la nostalgia che ne scaturisce può essere provocata dall’ immaturitá o dall’ inettitudine, certe altre deriva dall’ eccessiva saggezza e dal romantico sentimentalismo.
C’é gente che utilizza il passato e il rimpianto dello stesso come una scusa; come se fosse un il Grande Motivo che giustificasse il proprio immobilismo e le decisioni sbagliate prese nel presente.
Politici, papi, imprenditori della new economy, evasori fiscali, gruppi extraparlamentari facinorosi e xenofobi alzano il dito medio contro la sede del Parlamento ma poi nella Capitale siedono i loro culi per governare.
La gente malvagia utilizza il passato, la nostagia e la manipolazione del ricordo per infiammare gli animi del popolo che sono riusciti a sedare grazie alla cospicua dose quotidiana di culi e tette trasmessi dalla tele.
Finanzieri banchieri e grandi telecomunicatori nascondono le proprie malefatte cambiando il passato e plasmándolo attorno ai propri interessi.
Eppure é esistita gente con una sensibilitá diversa che utilizzava il passato in maniera proficua come uno specchio dove riflettere i propri errori.
Uno scrigno dal quale attingere continuamente per evitare di compierne di simili nel presente.
Il passato secondo Benedetto Croce.
Ci fu un tempo in cui non erano solo le cazzate della televisione a creare l’opinione pubblica o la memoria collettiva.
Si pensava alla Storia e si pensava ad essa come l’unica maniera possibile per dare una possibile interpretazione al futuro.
La storia adesso la vorrebbero scrivere uomini come Dell'Utri che già mesi fa ha proposto di cambiare i libri di testo scolastici soprattutto alla voce Resistenza-Repubblica di Salò. Qui non si tratta più di Riformismo Storico, qui siamo di fronte al più spregiudicato tentativo di cancellare le memorie. Il passato adesso non serve più; anzi se il tuo passato fosse fatto di malefatte e imbrogli meglio così. Avrai successo nella società moderna. Vedi Corona, Ricucci, Geronzi, Ligresti per esempio.
Anni fa, neanche troppo tempo fa, si cercava nell’esperienza un aiuto contro l’imprevedibilitá dell’avvenire. Nel post modernismo culturale che fa da contesto alla nostra società succedono cose incredibili.
Storie assurde dove gente condannata alla prigione da sentenze inequivocabili che confermano l'appartenenza ad associazioni internazionali malavitose, non solo occupa i posti piú alti dei settori politici ed economici ma possiede il monopolio dell’editoria e dell’informazione per cui propone tesi assurde per nascondere le proprie malefatte, senza che nessuno possa obiettarle.

“Il Fascismo non ha mai ucciso nessuno” dicevano “Mussolini non ha mai avuto diritto al contraddittorio”, “Fatti o opinioni, che differenza fa?”.

"Il mondo in cui viveva era per la sua coscienza come galleggiare in uno strano futuro passato. Viveva in un periodo dove tutti i "comunisti cattivi" erano stati uccisi.
Il tempo e la cronologicitá degli eventi non erano piú dettati dai cambi di turno fra il giorno e la notte, dal girare della terra intorno al sole o dalla settimana e dalla giornata lavorativa. No.
La ciclicitá, il tempo, anche quello emozionale erano decisi dalla velocitá con la quale nasceva e poi passava una moda.
Il lavoro dei vari stilisti, dei trand setter, dei metrosexual, dei cool hunter, ossia il fittizio alternarsi stagionale delle mode erano le uniche cose intorno alle quali ormai si focalizzava l’interesse del mondo intero, tanto da diventare il metro di riferimento per scandire il tempo dell'esistenza umana.
Il termine passato non era piú presente nei dizionari. Era stato bandito (suonava troppo “obsoleto”) e fu sostituito dalla parola vintage. Diamine si, suona molto meglio la parola vintage.
Vende sempre molto bene il vintage.
Tutto quello che lo circondava gli sembrava giá visto, letto, sentito. Già provato in precedenza.
La finestra di casa sua si affacciava su una rotonda di cemento che congiungeva la tangenziale che portava all’aereoporto e il lungo viale che scivolava verso la piazza principale. Due enorme torri veneziane proteggevano la scalinata ripida della Chiesa che dominava l’intero paesaggio. Alle sue spalle il castello.
Una fontana senza acqua a causa della siccitá giaceva immobile e schiere di militari proteggevano le montagne di spazzatura sparse per la città per evitare che la gente povera provasse a rovistarci dentro nel disperato tentativo di mettere qualcosa sotto i denti. La spazzatura si vendeva a chili nel mercato nero e non poteva essere mangiata dai mendicanti. Ma alla televisione avevano detto che la crisi è un'invenzione dell'opposizione, sempre pronta a criticare con cattiveria il povero Capo del Governo.
Tutto questo gli faceva pensare ai maiali della fattoria di Orwell o ad un vecchio film di Truffault.
Poi si ricordó che alla televisione avevano detto che quel libro e quel regista non erano mai esistiti per cui non potevano essersi sbagliati.
La tele non sbaglia mai.
Del resto anche la siccitá era solo un invenzione di alcuni di quei gruppi sovversivi con i quali é impossibile dialogare, quei "pochi facinorosi" che strumentalizzano alcuni episodi solo perchè vogliono il male della gente e dei cittadini bla bla bla and...
Comunque, una cosa era certa; soffriva di una profonda crisi di identitá e vuoti di memoria per cui non ricordava bene se fosse Wayne Alexander con i tappi nelle orecchie in un teatro di Duluth o la comparsa di Jack Nicholson nella splendido adattamento cinematográfico del libro di Kesey o il critico musicale piú passionale e sforunato della storia del giornalismo.
Si risveglió tutto sudato.

Non esistono delinquenti che fanno leggi nella realtá. Il revisionismo e il trasformismo non sono mai esistiti e nelle strade non esistono cumuli di spazzatura alti come montagne protetti da militari. Non esiste il monopolio dell'informazione; era stato solo uno strano sogno."


Il flusso della Storia se li porterà via tutti. Fra poco li vedremo fuggire in elicottero e gli lanceremo contro nuovamente le monetine come agli inizi degli anni Novanta. E tutto quello che di positivo si sta attualmente muovendo fra le pieghe della società civile e civica, verrà fuori come un'ondata che li spazzerà fuori tutti.
il mondo sarà di nuovo nelle nostre mani. Alla Terra torneremo.

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