mercoledì 20 luglio 2011

Amore in latino vuol dire "senza morte", in sanscrito "avidità".

Al parco del Miramar, un lungo ed atteso sospiro,
Ascolto paziente ciò che il fico di fronte a me e la sua resina gommosa ha da raccontarmi,
E la vita mi stupisce ancora una volta, io mi inebrio con lei.

Un dubbio d'amore mi sfregia l'anima e mi squadra con un ghigno,
Ma anche lui mi è dolce, e distogliermi non può
Dalla certezza d'esser parte dei cicli.

Chiudo gli occhi e il monte del Tibidabo ingrossa i suoi rilievi nel tentativo di conquistarmi,
I cespugli resi ebbri dal sole mi salutano mossi da uno scirocco caldo,

Ed io, consapevole, mi illumino vivendo l'attimo svanito.