martedì 6 ottobre 2009

Ask to the Dust.

"Sii candido, promulga il corpo e l'anima, sosta un poco e procedi, sii temperato, casto, magnetico e ció che tu hai sparso, possa allora tornare come le stagioni ritornano"

Questa fase appartiene a Walt Whitman. Il libro di
poesie dove questa frase é contenuta si chiama "Foglie d'Erba".
Scrittore e giornalista spiantato, con alle spalle una vita vissuta
intensamente, passionale e sfrontato per la sua epoca, poeta dell'amore
e dell'odio, del bene e del male, della vita in quanto tale e della
morte in quanto tale. Profetico ed apparentemente contraddittorio, é
senza esagerazione il padre della letteratura moderna americana.
Hemingway lo amava. Tutta la Beat Generation di Kerouac, Ginsberg,
Burroughs si ispirava a lui.
Senza di lui forse non avremmo neanche mai avuto Patti Smith e i Black Rebel Motorcycle Club.
Ho sempre conosciuto Whitman in maniera trasversale; sapevo molto della Beat generation ed Hemingway, Fernanda Pivano, gli articoli dei giornali che leggevo, la Summer of Love del 1969, Ken Kesey e Aldous Huxley, la
musica di Patti Smith e i Jefferson Airplane, i Velvet Undergrond e i
Television, le cavalcate chitarristiche perfette dei Grateful Dead.
Tutto insomma quello che leggevo ed ascoltavo, mi riportava inconsciamente e direttamente attraverso citazioni e rimandi, a Walt
Whitman.
Walt Whitman ha sempre riecheggiato nella mia mente, come se
mi seguisse costantemente, lateva il mio inconscio. Ma ancora non avevo
letto niente di lui. Nulla. Anche se mi ero ovviamente proposto di
leggere "Foglie d'Erba"; dopo un paio di visite alla Feltrinelli ed un
paio di biblioteche bolognesi dalle quali uscii a mani vuote, lasciai
perdere la ricerca. Aggiunsi il libro nella lunga lista dei libri "Da
leggere assolutamente prima di morire".
Poi, come spesso accade nella
mia vita (o con la mia memoria!!), quando meno me lo aspetto, le cose
che davo oramai per perdute riappaiono improvviamente. Proprio come
"le stagioni ritornano". Se esiste un disco e intuitivamente "senti"
che dovrai ascoltarlo assolutamente nella tua vita perché quel disco ti
dirá qualcosa, servirá alla tua esistenza, se avverti che nelle pagine
di un libro di un autore che non hai acora letto si nasconda l'elisir
che dona il piacere di vivere intensamente la giornata, allora non
avrai bisogno di scrivere qualcosa di nuovo nella tua lista di libri e
dischi da leggere assolutamente, perché quel libro e quel disco
appariranno nella tua vita al momento giusto. Da soli, magicamente guidati a tratti dal destino provvidenziale, a tratti da una semincosciente forza di volontá.
Si, perché stranamente mi
é sempre capitato cosí. Un legame inspiegabilmente basato sulle
coincidenze, che unisce indissolubilmente la mia vita con i libri
e gli ascolti musicali;
é divertente come cosa. Dopo anni, rimane
ancora inalterato il mio senso di stupore di fronte a simili
coincidenze.
Con Withman é successa la stessa cosa. Ero giú a Martina
Franca, non ricordo quando esattamente e mentre scrutavo nella
libreria di casa per vedere cosa ci fosse di nuovo, TROVO "FOGLIE
D'ERBA"!!! E L'AVEVA COMPRATO MIA SORELLA!!
Dopo essere stato mezz'ora
a rompere i coglioni ad Adriana perché mi regalasse il libro, dopo
averla elogiata per i suoi eccezionali gusti letterari, dopo aver
esaltato la sua superioritá rispetto alle vuote coetanee, dopo averla
supplicata sostenendo di non essere riuscito a trovare il libro in
nessuna cittá del centro nord, la convinsi.
avevo il libro!!
Ho cominciato a leggere le poesie in concomitanza con la morte di mio
nonno e del mio arrivo a Barcelona.
Quando ho letto la frase che ti ho
citato sopra (ma anche quando ho letto quest'altra: "Credo che una
foglia d'erba non sia meno di un giorno di lavoro delle stelle" ossia
la mia filosofia di vita concentrata in sedici semplici parole!!), ho
avuto un sussulto, non so spiegarti bene di che tipo, molto piú
intenso di tutti quelli provati fino a quel momento. Mi sembrava che
tutta la mia esistenza, tutte le mie esperienze, tutto ció che crea il
mio modo d'essere fosse racchiuso in quelle pagine. So che sto
spiegando la cosa con termini banali ma non ne trovo altri. I versi
erano di una bellezza sconcertante. Il suo punto di vista del mondo
esattamente uguale a mio. Mi scorse l'esitenza di fronte agli occhi,
tutte le piccole esperienze, letture, dischi, donne, amori, le delusioni
che credevo indipendenti ma che in realtá erano strettamente
collegate l'una con l'altra.
Pensai a Matilde di Perugia e a Tom
Robbins e Chuck Palaniuck. A Mariangela e agli Afterhours e i Radiohead.
Ai contrasti e gli opposti che regolano l'equilibrio del mondo ed al
concetto di diritto e dovere. Ad Enzo Biagi e al vecchio giornalismo
che non c'é piú. Morto e sepolto insieme a Montanelli e Gianni Brera,
vicino ad estinguersi vista l'etá di Bocca. Al timore che provo una
volta che moriranno Eco e Fo. All'ostracismo cui viene costretto uno
come Marco Travaglio in Italia. Ai Moravia e ai Fellini che ancora non
sono stati rimpiazzati. alla musica jazz che da anni sa solo ripetersi
e crogiuolarsi nell'aura di rispetto che si é creata in un secolo,
grazie a quel fascino intellectual-chic che fa dei suoi attuali
ascoltatori solo un nugulo di fighetti che ci tengono a farsi notare
nelle serate dove suonano Rava o Fresu o Bollani sbadigliando
penosamente. Che brutta fine ha fatto la "Musica del Demonio".
Solo`perché il jazz é considerato "colto". Ed effettivamente é musica con
una cultura ricchissima alle spalle ma questi signori sanno andare
oltre il giudizio che proviene dallo stereotipo e guardare dentro gli uomini
e la loro storia??
Pensai al dionisiaco e all'apollineo, a Eschilo e
Sofolcle, a John Coltrane e a te, all'Oscar Abelli Quartet e a
"Serenade to a Cockoo", a Roland Kirk e Grant Green, ai Beatles e a
Grant Green che suona una versione spettacolare di un pezzo dei
Beatles. Ad una dottoressa brasiliana vent'anni piú grande di me e a Lara, una catalana viziata e
complessata. A Cortazar e Roberto Bolaño, ai Jethro Tull e a "Kind of
Blue" di Miles Davis, che risuonava la prima volta che facemmo l'amore
a casa tua, quel 30 dicembre 2006.
Pensai al nichilismo mal
interpretato e all' Eterno Ritorno di Nietzche. A Dostojevski a
Bulgakov e nuovamente a te. Al socialismo Utopico e a quello Reale ed a
Valentina, che non eri nè tu né la Valentina con la quale sono stato 5
anni. A Proudhon e a Veronelli e ed al vino di qualitá ed al rispetto
che bisogna avere per i contadini che lo producono. Alla preparazione della salsa di pomodoro in campagna di mia nonna venti anni fa. Allo Snack(e) Bar "Madonna Due" e ai
suoi aperitivi. Ad una ragazza conosciuta al Link di Bologna e alla sua
passione per Emidio Clementi (che intervistai a Carpi insieme a Manuel
Agnelli degli Afterhours) ed al conflitto Israelo-Palestinese e il ruolo dell'Inghilterra e la Francia in tutto ciò. A
Gaspare Bernardi e ad Enrico Rava. A Fabrizio Bosso e a
Luciana, la ragazza che alcune tuoi informatrici mi hanno visto baciare al
Baluardo della Citadella.
A Charlie Parker e Perugia, Modena, Santiago
de Compostela, Bologna e Martina Franca. A Barcelona. A Erasmo da
Rotterdam e il suo "L'Elogio della Follia". Al 1968 in Italia e in Francia,
alla Summer of Love e tutta la musica di prima e dopo quello
spartiacque. Alla musica funky, al blues, a Lester Mc Neils e Lester
Bangs, alla Gazzetta di Modena e al giornalismo musicale, al Gonzo
Journalism a Gore Vidal e Hunter S. Thompson. A "Blank Generation" di
Richard Hell e la New Wave, Patti e I Television, Rimbaud e Baudleaire,
La Beat e la Lost Generation e di li a Gertrude Stain, F.F. Fitgzerald
e chiaramente Hemingway e di nuovo tu. A Raymond Carver e Vonnegut e
Philip Roth. Tutto mescolato come nell'Aleph di Borges.
.......
coincidenze........

tutto sembrava intrecciarsi nella mia vita, tutte
queste interconnessioni sembravano avere un senso.. Sentivo che ero in
un momento di passaggio.. e la frase di Withman mi spiegava tutto. Io
ero stato un sostenitore della sua teoria ancora prima di leggere
qualcosa di lui. Trovare conferma nelle sue pagine di quello che é
sempre stato il mio stile di vita, non solo mi rallegró moltissimo, mi
fece benedire le casualitá e i miei interessi che mi avevano portato a
leggere e scoprire l'esistenza di un profeta come W.W.

cosa voglio
dire con tutto questo (come direbbe Loris "Pasticcino"); voglio dire
che é vero che promulgare corpo e anima, sostando con pazienza,
seminando e essendo magnetici e non banali, passionali e razionali,
alla fine porta i suoi frutti.
Oggi per esempio mi telefona un
cantautore emiliano per il quale anni fa scrissi un articolo che
apprezzó molto. Si chiama Gaspare Bernardi, ai nomi dei piú puó non
dire molto ma é un uomo saggio e colto, che conosce e collabora con
gente come Max Gazzé, Fresu, Rava, Giovanni Lindo Ferretti, Cucchi.
Quell'aricolo lo ricordo con piacere perché oltre ad essere stato
apprezzato dall'artista, ricevette anche i complimenti della capo
redattrice della Gazzetta che mi telefonó scusandosi per i tagli che
avrebbe apportato al pezzo, vista l'esiguitá dello spazio disponibile
sul giornale.
Quell'articolo mi é valso la riconoscenza di Bernardi,
che nella telefonata di oggi (21 luglio 2008) mi ha spiegato che é a
punto di realizzare un nuovo disco ed un libro. Per il libro stesso
vorrebbe una mia collaborazione: lo dovrei aiutare facendogli
un'intervista. Mi ha detto espicitamente che vorrebbe che la cosa la
seguissi io. Niente di speciale, solo una breve intervista che potrebbe
finire nel suo libro autobiografico. Mi ha detto che c'e´un grosso
gruppo editoriale dietro ma non ha fatto nomi. Sono cauto.
non so,
potrebbe essere una buona cosa. Forse si forse no. Di certo ci proveró.
potrá portare qualcosa o nulla.
....coincidenze....

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