Ho la chitarra graffiante di Neil Young nelle mie orecchie; guardo l'orizzonte e "Ohio" mi sussurra dolcemente ma con rigorosa forza, "vai avanti!" (Penso a quel breve momento di sospensione, quando le chitarre esitano e i sensi galleggiano, quel preludio all'assolo che libera i musicisti dall'ansia di ció che sta per arrivare e li proietta verso il futuro con rinnovata speranza. Mi mordo il labbro inferiore per la goduria che mi causa quella scarica di feedback elettrici a sei corde).
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