giovedì 5 aprile 2012

Silenzi, pause fra note. "A cosa si dedica lei?"

Io mi dedico alla ricerca e alla diffusione dell'Amore e della comprensione. Io mi dedico all'ascolto delle voci dei bassifondi, dei reietti, dei rifiutati dalla società che non rincorrono lo status. Io mi dedico all'osservazione del respiro e alla destrutturalizzazione del concetto fittizio di Io, L'Io mondano, di rappresentanza, frivolo, illusorio, ipocrita e civettuolo. 
Io mi dedico alla ricerca del Sé ma non fuori, dentro di me. Io mi dedico alla ricerca delle armonie fra le vibrazioni, da quelle dell'Universo di Pitagora fino al sax di John Coltrane. 
Io mi dedico alla armonica fusione fra cosmo e microcosmo. 
Io cerco gli attimi eterni dove risiedono le anime e la felicità dell'amore non egoistico, nei silenzi che intercorrono fra le note. 
Io mi dedico alla poesia e la poesia mi fa schifo, alla scrittura con la luce, alla trascendenza dai bisogni che ci imprigionano vendendo l'illusione di esser liberi. Da cosa o di cosa non si sa. 

Non rincorro niente, non fuggo da nulla.

Io mi dedico al vino e alla musica, l'unica forma d'arte che fa sembrare la Morte non un dolore, ma come il risveglio in un altro mondo di luce eterna ed eterna serenità. Con lo sguardo perso, attonito, come di uno che sembra esser appena tornato da un altro luogo, la vita appunto; vita che arrogantemente pretendiamo di essere coscienti di esistere, disprezzandone o non riconoscendo gli attimi davvero significativi, amplificando le frivolezze, autoinfliggendoci dolore gratuito e superfluo. 
Io mi dedico a smentire, senza crederci troppo, ridendo della loro ipocrisia e della mia, avendone di entrambi pietà e compassione, i falsi moralisti che condannano il tabacco e la psicotropia e poi muoiono stroncati da un infarto dovuto allo stress da lavoro ed ai ritmi della catena di montaggio; che si imbottiscono di psicofarmaci, tranquillanti e novalgina; o vengono divorati da un cancro dai tentacoli di diossina nato solo dall'avidità dei padroni che producono acciaio e distruggono le mie terre.
.Io mi dedico a seguire le coincidenze che regolano l'Universo, senza mai poter capire, e senza neanche tanta voglia di provarci, se si tratta tutto, in fin dei conti, di libero arbitrio o di messaggi che giungono da chissà dove per "spiegarci" chissà cosa. 
Io mi dedico all'ascolto dei saggi e al rifiuto, con ironia sempre, delle parole vuote dei sapienti, degli addetti ai lavori, dei tecnici, degli usurai istituzionalizzati, dei professionisti. 
Io mi dedico all'amore delle donne, misteriose e rivelatrici al tempo stesso, cercando di non cadere nelle trappole della vanità e delle manie della possessione. 
Io mi dedico a rincoglionire la gente e me stesso di parole e luce, a creare silenzi fra le parole a non credere ai significanti e a non prendermi mai troppo sul serio quando faccio o penso certe determinate cose. 
Nel tempo libero lavoro o cerco lavoro, rifiuto il sociale di Stato, prendo a calci in culo me stesso, bevo vino contadino rosso e robusto e mi nutro di rose.
Io, io, io ma basta!! Di quale io poi?! 
Ma parliamo un pò di Lei invece............

2 commenti:

  1. anch'io mi dedico all'amore delle donne e a rincoglionire gli altri con parole, concetti ed idee, ma mi chiedo se sarà saggio rispondere così la prossima volta che mi chiederanno a che mi dedico, pur non escludendo a priori che lo farò, tu che mi consigli?

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  2. io mi dedico a decifrare i messaggi che si nascondono dietro le parole, quelle che si dicono tanto per riempire i silenzi...:-) scrivi bene pero'...ciao a domani!

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