lunedì 8 novembre 2010

La colpa non è nostra se esistiamo.


















Il teatro dell'assurdo in una piccola città di provincia. L'attesa di qualcosa che non arriverà mai. Le buche nelle strade che distruggono le automobili.
-"Andiamo, andiamo via da questo posto"
-"Dove?"
-"Non lo so"
Provare ad inventare qualcosa per scappare via dalla monotonia del piccolo borgo. Ma non avere la forza di cambiare veramente. Tomasi di Lampedusa scrisse il Gattopardo, Giovanni Verga parlò di "Ideale dell'ostrica".
-"Che facciamo stasera?
-"Non lo so"
-"C'è una festa alle 21"
-"Almeno stasera qualcosa si fa"
-"Ci vediamo alle 23"
-"Perchè così tardi? Andiamo prima!"
-"Ma no, che andiamo a fare prima?"
-"Dai ci vediamo all'Eden"
Due ore dopo.
-"Che palle non c'è niente da fare stasera"
-"E la festa?"
-"Mi hanno detto che non va nessuno, che dobbiamo andare a fare?"
-"Si ma che facciamo qui?"
-"Dai beviamo qualcosa e poi andiamo"
Due ore dopo, sempre di fronte all'Eden.
-"Non so se ho voglia di andare alla festa"
-"Perchè? Dai andiamo a fare un salto!"
-"Non ho voglia. Beviamo?"
-"Dai ok l'ultimo e poi andiamo"
-"Ok"
Due ore dopo. Eden bar.
-"Che palle questa città non c'è mai un cazzo da fare!"
-"Si ma andiamo alla festa!"
-"No dai, ormai è tardi"
-"Dai ma che facciamo qui?"
-"È vero che facciamo qui, non c'è mai nulla da fare"
-"Dai ma andiamo a dare un'occhiata, sono ore che stiamo qui senza fare nulla!"
-"Eh lo so ma che vuoi fare qui?"
-"Non lo so. Vuoi un Negroni?"
-"Dai ok".
Due ore dopo. Ormai solo noi due all'Eden.
-"Me ne devo andare da qui. Mi sono rotto il cazzo di questo posto".
Sei di mattina. Niente è successo e Godot ancora non è arrivato. In giro fra i trulli, 4 persone e 30 centesimi in totale, una bottiglia di vino che sembra petrolio, trulli come piramidi. Come tombe in definitiva. Tutti vogliono cambiare ma nessuno riesce davvero a vedere come non sta facendo per compiere con questi propositi. Frasi soffiate via grazie alla forza dell'inerzia. Si parla ancora di idee e progetti. Ma nessuno ha voglia di sforzarsi per davvero per cercare di raggiungerli. La colpa non è nostra è della cittá. Si proprio della città. Niente a che vedere con la pigrizia, con le giovinezze sprecate, con la poca volontà. La colpa è della città. Ovvio. C'è una jam session a Squinzano, una serata tributo ai Pink Floyd, una festa del vino novello, un nuovo bar con ottima musica e splendido contesto, abbiamo gli strumenti musicali, abbiamo i luoghi per andarli a suonare. Ma non c'è niente da fare in questa città. Esistiamo e basta. Anzi esistiamo e abbiamo anche il coraggio di lamentarci. La depressione latente si è impossesata di queste anime. Tutto cambia per restare tutto uguale a prima. Ci sono talenti che non trovano il coraggio di esprimersi. si vive con la paura che qualcun altro ti possa giudicar male e criticarti. La paura della critica e il conformismo imperante. Ci si conforma per paura, ci si conforma per pigrizia.
Dai, quasi quasi bevo un altro negroni e poi ci penso su per davvero.
Sulla mia scrivania, pagine bianche che non vogliono riempirsi, il libro che non scriverò mai, la lobotomia che ha afflitto il mio libero pensiero intellettuale, Sartre che non vuol più farsi leggere, le corde della mia Fender Stratocaster spezzate da più di un anno. Una donna finalmente felice perchè l'ho lasciata. Il paradosso delle incomprensioni. Il presidente del Consiglio che vuol varare un decreto anti prostituzione e poi paga 10000 euro per farsi due scopate. Le speranze della gente riposte nell'uomo politico "nuovo", ex fascista e promulgatore delle nuove leggi razziali italiane insieme a Bossi. Storie di patenti false, metodi di sopravvivenza, bugie raccontate per crersi una verginità, le maschere sociali che indossiamo per sentirci meno brutti. So che mi state mettendo alla prova e so come venirne fuori. Una prosa alcolica ed un Lightin Hopkins, questo ci vuole.
"Ci manchi". Non deluderò le vostre aspettative. Tornerò con la mia chitarra e la mia penna e graffierò i muri con le parole.
Troverò il mio Tono e muoverò il mio culo a ritmo di funky. Con una caipirinha nella mano destra.
Troverò il mio (a)more o lei troverà me.

4 commenti:

  1. L'essere realisti, a volte, non significa altro che allontanarsi dalla realtà.
    Ange

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  2. Boh, non so. Forse avrei dovuto dire realistico o quantomeno, verosimile.

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